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BOTTICELLI, CARLO GAMBA, LIBRAIRIE GALLIMARD 1937. - Ile de France Paris Paris 1er ardt - 75001

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Type d'annonce: Particulier Offre

CARLO GAMBA BOTTICELLI AVEC 208 REPRODUCTIONS TRADUCTION DE
JEAN CHUZEVILLE LIBRAIRIE GALLIMARD
1937 Collection "Le Musée de la Pléiade" IN LINGUA FRANCESE Copertina rigida tutta tela, rilegatura editoriale, pagine 200, formato cm. 14,5X21,5. Stato di conservazione: OTTIMO PARI AL NUOVO come mostrano le immagini. Sandro Botticelli, vero nome Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510), è stato un pittore italiano.
Origini e famiglia:
Sandro Botticelli nacque nel 1445 a Firenze in via Nuova (oggi via del Porcellana), ultimo di quattro figli maschi e crebbe in una famiglia modesta ma non povera, mantenuta dal padre, Mariano di Vanni Filipepi, che faceva il conciatore di pelli ed aveva una sua bottega nel vicino quartiere di Santo Spirito. Numerosi erano infatti nella zona di Santa Maria Novella (dove si trova via del Porcellana) gli abitanti dediti a tale attività, facilitata dalla prossimità delle acque dell'Arno e del Mugnone.
I primi documenti su Sandro sono costituiti dalle dichiarazioni catastali (dette "portate al Catasto"), vere e proprie denunce dei redditi in cui i capofamiglia erano obbligati a dichiarare i propri beni, le rendite e le spese descrivendo lo stato della propria famiglia. In quello del 1458 Mariano Filipepi citò i quattro figli maschi Giovanni, Antonio, Simone e Sandro: quest'ultimo ha tredici anni e viene definito "malsano" e che "sta a leggere", annotazioni in cui alcuni studiosi hanno voluto desumere un'infanzia malaticcia che avrebbe portato a un carattere introverso, leggibile poi in alcune sue opere dal tono malinconico e assorto.
Il fratello Antonio era un orefice di professione, per cui è molto probabile che l'artista avesse ricevuto una prima educazione presso la sua bottega, mentre sarebbe da scartare l'ipotesi di un suo tirocinio avvenuto nella bottega di un amico del padre, un certo maestro Botticello, come riferisce il Vasari nelle Vite, dal momento che ancora oggi non esiste alcuna prova documentaria che confermi l'esistenza di questo artigiano attivo in città in quegli anni.
Il nomignolo pare invece che fosse stato inizialmente attribuito al fratello Giovanni, che di mestiere faceva il sensale del Monte (un funzionario pubblico) e che nella portata al catasto del 1458 veniva vochato Botticello, poi esteso a tutti i membri maschi della famiglia e dunque adottato anche dal pittore. Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri" opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento:
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